Girl geek speaker: Simona Melani
Si definisce una «blogger della prima ora», e ha soltanto venticinque anni. Simona Melani è la seconda speaker della GGD Sicilia che vi proponiamo: nata a Sciacca ma vive a Palermo, dove si sta specializzando in comunicazione d’impresa e pubblicità, e dove lavora come social media manager e account di gestione. The Wardrobe è il blog che l’ha resa famosa un po’ in tutt’Italia, ché parlare di moda e di lifestyle è facile, farlo bene non altrettanto. La nostra intervista parte proprio da questo punto qui, quello in cui lei si definisce una «style blogger» e non una «fashion blogger».
Ci spieghi questa differenza?
«Premesso che non voglio sminuire il lavoro di nessuno, non mi sento una fashion blogger “tradizionale” perché non mi occupo solo ed esclusivamente di moda. Nel blog che ho fondato si parla molto di lifestyle, si costruisce un immaginario che va oltre la mera ostentazione di outfit. Che, del resto, su The Wardrobe sono praticamente assenti. Cerco soprattutto di far trasparire una visione di lifestyle che non si prende troppo sul serio, che sia autoironico e personale, pur parlando di argomenti generali.»
Da Glamour a Vogue, le tue collaborazioni con testate patinatissime sono state diverse. Sono nate tutte grazie al tuo blog e al web?
«Il web è stato fondamentale. Con i miei vari blog, negli anni, mi sono “fatta le ossa” e ho imparato una comunicazione diversa rispetto a quelle che avevo sperimentato nelle tv e nei giornali locali. Esperienze che sono state comunque preziosissime. Sia con Glamour che con Vogue, la scintilla è scoccata online: ho partecipato a dei contest nei quali ho potuto mettere in gioco la mia vena creativa in termini di produzione di contenuti. Contenuti che sono piaciuti e che mi hanno regalato due esperienze meravigliose. E la soddisfazione di due pubblicazioni su due magazine “al top”. Senza il web cose del genere non sarebbero neanche lontanamente immaginabili. Altro che “Il Diavolo veste Prada”.»
Il motto di The Wardrobe è che “il vero lusso è essere se stessi”. Quindi si può essere alla moda anche spendendo pochissimo, giusto?
«Questo è fuori di dubbio. Anche se il nostro claim è più una filosofia di vita vera e propria. Sembra esagerato, perché per molti si tratta solo di un blog di moda. Quello che voglio dire quando ripeto fino alla nausea che “il vero lusso è essere se stessi” è che nessuno deve vergognarsi di esprimere la propria personalità, il proprio gusto personale, le proprie idee, per quanto possano apparire scomode o ridicole. Non si tratta di fare quello che ci pare e piace senza alcuna regola: semplicemente è la libertà di potersi esprimere liberamente. Anche attraverso l’abbigliamento.»
Da Palermo con furore. TheW, l’agenzia di comunicazione nata in seno al blog, si pone come obiettivo quello di riportare Palermo alla ribalta in Europa grazie all’attenzione alla moda e alle nuove tendenze. A che punto siete? Avete notato una maggiore apertura nella vostra città?
«Stiamo partendo dallo scouting dei talenti palermitani nell’ambito del design e della moda, perchè non puoi cambiare il mondo se non conosci il cortile di casa tua. Grazie ai social è molto più facile fare questo lavoro: tutto è più veloce, immediato, parte il tam tam e in poco tempo centinaia di persone partecipano a un party per vedere che c’è di nuovo in città. E tante altre si propongono. L’entusiasmo che circonda i nostri eventi è bellissmo, specialmente quando capisci che le persone hanno voglia di qualcosa di diverso rispetto al solito aperitivo. Noi ci proviamo, cerchiamo di tirare fuori sempre idee innovative. Ma la cosa più bella è che ci divertiamo come pazzi!»
A proposito di divertimento. Cosa hai pensato quando ti abbiamo proposto la partecipazione alla prima GGD siciliana?
«Che mi avete battuta sul tempo! Ci pensavo da un po’, ma ho sempre rimandato perché pensavo che fosse difficile trovare dalle mie parti geek girl, ma evidentemente mi sbagliavo. E mentre vi rispondevo ho pensato, entusiasta: #epicwin.»
Quindi non potevi mancare, giusto?
«Nell’era del networking, la condivisione dell’esperienza è tutto. Ho sempre creduto nella cooperazione tra le persone come alternativa alla competizione sfrenata. Il social networking ci consente di imparare a prendere il meglio dalle esperienze degli altri, senza che queste sminuiscano o offuschino in alcun modo le nostre. Possiamo allargare gli orizzoni, pensare a livello globale e cambiare le cose a livello locale. Credo che il senso di una GGD sia proprio questo. E poi mi piace l’idea di conoscere fisicamente persone incontrate sul web, saltando la fase di imbarazzo e convenevoli di rito.»
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